E la privacy?

Stamattina durante una lezione di diritto, la mia docente mi ha spiegato che inserire i volti nel mio blog non è poi così tanto giusto.. Liberatorie, dati sensibili e privati??? Oggi le regole che tutelano la privacy sono a quanto pare a me sfavorevoli, io che di volti ne ho fotografati a centinaia, mi ritrovo con fotografie di persone ritratte senza saperlo, senza una posa o un sorriso impostato e con la consapevolezza solo odierna della mia totale ignoranza in materia legislativa. A seguito della lezione ho riflettuto sui volti, sulle espressioni, sul valore che essi hanno per me e ho deciso di scrivere qualcosa a proposito di questo, pur avendo postato solo fotografie fino a d’ora, oggi ho sentito l’esigenza di lasciare alle parole il compito di raccontarmi.

Quando per la prima volta a soli sei mesi di vita i miei genitori mi hanno portata in aereo, non sapevano che quello sarebbe stato solo l’inizio di un percorso davvero speciale. Un percorso di ricerca. Alla fine non so se questa ricerca abbia una ragione specifica, so però che la necessità di non accontentarmi di ciò che mi circonda mi accompagna da quando ne ho ricordo. Forse un pò tutti i ragazzi prima o poi si sentono inadeguati e questo mi ha portato a ricercare qualcosa al di fuori, amicizie diverse, luoghi diversi, lingue diverse… Una tinta per capelli fuori dall’ordinario o grossi cambiamenti del modo di vestire non mi hanno mai soddisfatta più di tanto, non li percepivo come soluzioni per esternare ciò che provavo, a differenza di chi invece ha trovato in queste o altri mille esempi, una vera affermazione di sé. Così cercando il mio posto nel mondo e non trovandolo in ciò che mi era familiare, ho seguito l’istinto di guardare altrove. E’ nata così un passione per il conoscere ciò che è lontano e portarne un pezzettino a casa nella tasca dei jeans. I ricordi più belli sono di certo legati alle persone, a chi hai conosciuto e ti ha fatto capire che la tua vita può essere diversa senza dover stravolgere il tuo modo di vivere. Diverso può essere il tuo modo di percepire la realtà, di darle senso e di farla tua, ma come? La mia ricetta forse imperfetta ma del tutto personale sono state le persone che ho conosciuto viaggiando e i luoghi che ho visto. Un uomo di colore con giacca e cravatta, distinto e pettinato, che a Parigi mi ha aiutata a passare sotto le sbarre della metro perché non potevo permettermi il biglietto e che senza dire nulla mi ha teso la mano e mi ha sorriso, la signora che mi ha dato un passaggio per sessanta chilometri in Germania senza chiedermi nulla e i bambini egiziani che mi hanno accolta come compagna di giochi per un pomeriggio indimenticabile. Ora senza fare il racconto strappalacrime che annoia pure la sottoscritta, voglio solo scrivere ciò che non ho mai scritto. In questo spazio così bello perché unico, personale e indifeso condivido il mio amore per gli altri, per le persone che sono state e saranno la mia vera ricerca. Ecco perché il viaggio è stato così importante e determinante per ciò che sono oggi, vedere che pur indossando abiti diversi e leggendo in lingue diverse c’è una sorta di coesione sottile quasi impercettibile che ci fa essere, per come la vedo io, parte del tutto. Ecco che torna il tema dei volti, i volti che non avrei potuto immortalare e portare a casa, che non avrei dovuto caricare qui, che non avrei dovuto stampare e tenere a mente. Ma loro sono ciò che ha reso Lisa ciò che è, come fare a cancellarli? Eliminare i post può servire forse, ma non lo farò. Alla fine, dico a me stessa, non ho fatto male a nessuno. Ho ritratto chi mi ha trasmesso emozioni, chi mi ha sorriso quando era palese che non capivo nulla di ciò che diceva,  chi ha deciso che una “signorina nessuno” era abbastanza okay da essere considerata una loro pari.

 

 

Una risposta a "E la privacy?"

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  1. in effetti il codice della privacy esiste dal 1999 più o meno rabberciato. In qualche modo si è voluto dare dignità alle persone. E’ vero che postare immagini di sconosciuti in un blog pubblico senza il loro consenso si viola un articolo del codice – non chiedermi quale basta spulciare il testo – ma è anche vero che se la persona inconsapevolmente ritratta e pubblicata chiede la rimozione dell’immagine, come è suo diritto, a te basta cancellarla e sei tranquilla. Diverso è il caso in cui oltre all’immagine l’accompagni con parole offensive.
    Comunque fotografare non è mai semplice, perché anche la fotografia di un monumento è vietata e si rischia una denuncia, perché si dovrebbe chiedere il permesso e pagare una tassa, se non ricordo male.

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